Generalmente, oltre che genericamente, le inaugurazioni di mostre (fotografiche, per quanto ci interessa e, forse, compete) sono frequentate più per diffusa mondanità che per interesse effettivo. Insomma, si incontrano conoscenze e ci si fa vedere, per attestare sia la propria presenza fisica, sia la
propria aderenza a una declinazione equilibrata della Società dello spettacolo (immancabilmente, con il sagace Pino Bertelli, dall’efficacia di Guy Debord). Poi, nel seguito di date espositive e allestimento scenico, le stesse mostre (ancora fotografiche, per quanto ci interessa e, forse, compete) sono moderatamente frequentate da coloro i quali intendono avvicinare le opere e conoscere autori e percorsi espressivi. Qui, potrebbe starci un punto a capo...
se non che…
Se non che, ci sono relazioni individuali con inaugurazioni ed esposizioni che comportano una partecipazione emotiva di altra misura, ovvero superiore. Tra queste, una di fascino e coinvolgimento assoluti è quella che definisce, fino a qualificarla, la personalità dell’attento Alberto Dubini, fotografo
non professionista con presenza intensa e adesione incondizionata. Ancora una considerazione in ulteriore prologo, che registra come e quanto Alberto Dubini frequenti le mostre fotografiche con partecipazione intensa (magari ulteriore alle sue sistematiche documentazioni), distinguendosi in questo da quanti/troppi disertano l’approfondimento e avvicinamento di autori e interpreti, appagati dalla sola propria fotografia.
E anche questo la dice lunga sulla chiarezza del suo atteggiamento, mai autoreferenziale, mai in chiusura, ma sempre rivolto all’apertura e alla conoscenza, giorno dopo giorno, fotografia dopo fotografia. Ora e qui, protocolliamo che un’ampia selezione di immagini che Alberto Dubini ha realizzato all’interno di mostre fotografiche, piuttosto che nei concitati momenti di loro inaugurazione, è presentata in una rassegna espositiva a tema:
per l’appunto, Visitors. Alle pareti, una concatenazione di immagini che ispirano una considerazione sovrastante: quasi un trompe-l’oeil... tra le pieghe di mostre fotografiche e loro visitatori. Sicuramente!
Guardiamole bene queste fotografie. Potranno anche rivelare qualcosa del soggetto seriale affrontato, come effettivamente rivelano. Ma, soprattutto, svelano molto del loro autore, Alberto Dubini: della sua passione fotografica, della sua frequentazione costante della Fotografia, della sua partecipazione
in prima persona. Così che, magicamente, i Visitors non sono più cento(quantità ipotizzata), ma centouno...
Alberto Dubini compreso e incluso nel conteggio.
Inaugurazione: sabato 12 gennaio, ore 16:00
Galleria Cine Sud - via A. Passarelli 29-31 - Matera
Convegno
sabato 12 gennaio 2019 ore 17:00
Galleria Cine Sud - via A. Passarelli 29-31 - Matera
Relatori
Antonello di Gennaro – Fotografo, pres. Fiof e resp. CNA Basilicata
Carla Cantore – Fotografa, pres. Matera International Photograpy
Maurizio Rebuzzini – Direttore artistico di Coscienza dell’Uomo
Periodo: 12 gennaio - 24 febbraio 2019
Orari apertura mostra: 10:00/12:30 - 16:30/19:30
Galleria Cine Sud - via A. Passarelli 29-31 - Matera
INGRESSO GRATUITO
Visitors di Alberto Dubini
COSCIENZA DELL'UOMO
MATERA 2019
Da una parte, la volontà di proporre un percorso, una visione di stampo italiano. Non per provincialismo culturale e di esame, come troppo spesso accade, quando e per quanto si lamenta l’assenza del nostro paese da palcoscenici internazionali (dai quali non siamo esclusi per incapacità dei fotografi, ma per colpevole assenza di quei supporti infrastrutturali, soprattutto istituzionali, pubblici e privati, che, invece, sostengono e promuovono altre geografie). Ma per convinzione di offrire e proporre una interpretazione della fotografia, magari anche in un proprio percorso intellettivo, definita e determinata, per l’appunto, da un apporto culturalmente italiano.
Una visione di apertura, non chiusura. Una visione che non intende dimostrare nulla, ma suggerire domande, invitare a ragionamenti, offrire prospettive esistenziali, sollecitare interrogazioni.
Il filo ispiratore e conduttore della Coscienza dell’Uomo si richiama a quel pensiero meridiano di nobili origini (seminato da Albert Camus, Friedrich Wilhelm Nietzsche, Rainer Maria Rilke, Fernand Braudel, Pier Paolo Pasolini, Ernesto De Martino, Predrag Matvejević… e altri, ancora), che il filosofo Franco Cassano ha ben esposto e articolato nel suo saggio omonimo, al quale tanta cultura italiana attinge oggi quell’idea di originalità nel confronti del Mondo che definisce, fino a caratterizzarla, una interpretazione della Vita della quale noi intendiamo sottolinearne il contributo in forma fotografica.
Maurizio REBUZZINI - Direttore Artistico.
Autori inseriti nel progetto: Gian Paolo BARBIERI, Paolo RANZANI, Ottavio MALEDUSI, Maurizio REBUZZINI, Massimo DE GENNARO, Fabrizio LIUZZI, Mauro VALINOTTO, Beppe BOLCHI, Matteo FANTOLINI, Giovanni CABASSI, Francesco MALAVOLTA, Altin MANAF e Andreas IKONOMU, Oliviero TOSCANI, Gino BEGOTTI, Rinaldo e Davide CAPRA, Maurizio GALIMBERTI, Tommaso LE PERA, Massimo MASTRORILLO e Pamela PISCICELLI, Filippo ROMANO, Marco SAIELLI, Franco ZAMPETTI, Franco CANZIANI, Gian BUTTURINI, Franco CANZIANI – Marco MOGGIO, Nino BARTUCCIO, Alberto DUBINI, Fabrizio JELMINI, Gianluigi COLIN, Pino BERTELLI.