Fabrizio BELLOMO
Fabrizio Bellomo (1982) vive e lavora a Bari, in Italia. È un artista multidisciplinare, curatore, scrittore e regista che svolge le sue ricerche in modo ibrido e sperimentale. Il suo approccio all'arte è ampio: lavora con materiale archivistico e storico, video e installazioni pubbliche. La sua arte passa dal mondo reale a quello digitale. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive, attraverso progetti pubblici, festival cinematografici e presentazioni. Tra questi: "Arcipelago Italia. Progetti per il futuro dei territori interni del Paese" - Padiglione Italia alla 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, "About a City 2019" - Fondazione Giangiacomo Feltrinelli Milano, "Meccanicismo" - KCB Kulturni Centar Beograda, "Talent Prize 2017" - MACRO Museo Arte Contemporanea Roma, "plat (t) form 2015" - Fotomuseum Winterthur, "Unseen 2019" Amsterdam, "Teatri i Gjelberimit" - Galeria Fab Tirana, "Erosioni" - Fundaciò Enric Miralles Barcellona, "ArtAround" - MuFoCo Museo di Fotografia Contemporanea, "Milano, un minuto prima" - Fondazione Forma per la fotografia, "REcall - Riappropriazione del paesaggio archeologico del conflitto europeo" - Ambasciate nordiche a Berlino, "55 ° Festival dei Popoli di Firenze" , "34e Cinemed - festival international du cinéma méditerranéen de Montpellier", "RaiTunes" Rai Radio2. Il suo lavoro fa parte di saggi internazionali, come "The Body of Solidarity: Heritage, Memory and Materiality in Post-Industrial Italy" in Comparative Studies in Society and History, Cambridge University Press - Cambridge 2017 e "Luogo e identità nella fotografia italiana contemporanea ", Einaudi, Torino 2013.
Negli ultimi anni ha scritto regolarmente per La Repubblica (edizione Puglia) e alcune volte su Artribune, Zero, Elle Decor e IL Sole 24 Ore.
Meridiani, paralleli e pixel. La griglia come medium ricorrente, postmedia books, Milano - e Villaggio Cavatrulli, Centro DI, Firenze - sono i suoi ultimi libri.