Francesco MALAVOLTA | MIGRANTS | | PROGETTO: STORIE DI MIGRAZIONI
Il particolare momento politico che molti paesi dell’Africa tutta e del Medio Oriente stanno vivendo ha creato un pesante esodo umano che ha interessato prima la piccola Isola di Lampedusa con punte di 65 mila arrivi nel 2011 e successivamente l’intera costa della Sicilia sud-orientale, oltre ad altri punti terrestri di esodo come Grecia, Spagna, Turchia, Libano e Giordania. Fenomeno, quello via mare, che interessa maggiormente l’Italia, ad oggi ha visto la sua punta di massima nel 2014 con oltre 160mila arrivi, e nei solo primi quattro mesi del 2015 circa 25 mila , registrando anche un numero imprecisato di tragedie con migliaia di morti, solo pochi giorni fa fra la notte del 18 e del 19 aprile 2015 si è registrata la più grande tragedia via mare dal dopo guerra con oltre 700 morti dai racconti dei pochi superstiti recuperati subito dopo il naufragio. Dopo la tragedia anche le Nazioni Unite oltre la Comunità Europea hanno deciso di rivedere ogni strategia per contrastare la morte di popoli che decidono di scappare da conflitti e persecuzioni via mare.
Presso la sede del Centro Levi - Matera
Sabato 23 gennaio 2016 alle ore 18,00 presso la sede del Centro Levi per il Ciclo Cultura e Società in cambiamento una serata dedicata ai temi della multiculturalità, delle migrazioni, della transculturalità e delle contaminazioni
Ospiti della serata:
NORA MOLL - docente di Letterature comparate e autrice del libro
“L’infinito sotto casa. Letteratura e transculturalità nell’Italia contemporanea” (Patron 2015.
STORIE DI MIGRAZIONI
UN LIBRO / UNA MOSTRA
PIERO DI GIUSEPPE - curatore della mostra fotografica collettiva “L’uomo nomade” che, già allestita nell’agosto scorso a Maratea a cura dell’Atelier du Faux Semblant, viene ospitata a Matera nella sede del Centro Carlo Levi.
Una riflessione sulla migrazione, attività sempre esistita che ha caratterizzato e accompagnato la civiltà dell’uomo e le grandi trasformazioni, un fenomeno ciclico che genera cambiamenti e rigenera un modo di porsi rispetto all’accoglienza, ma anche una considerazione sul mondo globalizzato, sulla quintessenza del cambiamento. Dedicata a tutti i fuggitivi della terra, passati e presenti, agli spostamenti a qualsiasi latitudine riferiti. Dedicata a tutti i poeti transumanti e ai nuovi migrantes alla ricerca di un futuro in un viaggio senza fine.
Espongono: Antonio Armentano, Tonino Casella, Gianluca Checchi, Giuseppe Ciottariello, Tonino Ciponte, Renato Corsini, Ken Damy, Carmela Errico, Fabrizio Liuzzi, Francesco Malavolta, Luigi Martinengo, Manuela Metelli, N.V.Parekh, Anna Peroni, Sandro Pirillo, Gina Raimondi, Maria Franca Raimondi, Ennio Rassiotti, Roberto Ricca, Tonino Sica, Giuseppe Torcasio.