Rigorose inquadrature dal basso (verso l’alto): perpendicolari al soggetto. Rappresentazioni che danno senso e risalto alle architetture, osservate da un punto di vista oggettivamente rigoroso, quanto soggettivamente coinvolgente.
La fotografia applica la coerenza dei propri princìpi visivi per offrire ciò che la contemplazione dell’occhio fisiologico, che proietta alla mente (ma anche al cuore), ha già intuito per istinto ed esperienza.
L’attento Franco Zampetti, conoscitore della materia avvicinata, applica lezioni prospettiche antiche, declinate in chiave straordinariamente moderna.
Oltre che attuale. Ma soprattutto avvincente. Nel suo agire, fa forza e linguaggio/lessico di una infrastruttura tecnica competente: parliamone.
Dal punto di vista tecnico-operativo, ha escogitato una combinazione che registra per intero la proiezione-immagine di un particolare obiettivo nato per il piccolo formato di ripresa 24x36mm: sul fotogramma medio formato 6x6cm (Hasselblad), proietta i centoventotto gradi di angolo di campo in un cerchio-immagine definitivo (immagine) di circa cinquanta millimetri di diametro.
Proprio così: l’idea del suo apparato con ipergrandangolare Voigtländer Aspherical Ultra Wide Heliar 12mm f/5,6 su magazzino portapellicola Hasselblad è nata dall’esigenza di ampliare il più possibile l’angolo di campo, necessità comune a tutta la fotografia di architettura in interni, particolarmente sentita nel caso della visione e interpretazione zenitale.
Dalla forma, necessaria e allineata ai contenuti, è doveroso approdare alla creatività espressiva di queste Visioni zenitali, la cui razionalità geometrica (e matematica) esprime sorprendenti valori di altra natura, declinata nell’ambito del linguaggio della fotografia. Infatti, il punto di vista zenitale
è quello dal quale, in osservazione dal vivo, si può contemplare la totalità delle volte che definiscono questo percorso fotografico.
Ed è proprio dalla capacità di restituire uno spazio visivo finito (certamente non unitario) che, nell’unitarietà dell’immagine fotografica, si ricavano e isolano i significati autentici di questa ricerca e rappresentazione visiva.
Via via applicate a soggetti architettonici identificati, sia per commissione sia per interesse individuale, queste fotografie zenitali offrono avvincenti chiavi di lettura.
A ciascuno, le proprie.
Del resto, lo sappiamo bene, questa fotografia è frutto di una corretta e disciplinata metodologia di ricerca (colta ed educata, anche).
E tanta applicazione non può che produrre e generare ulteriore ricerca individuale.
E, quindi, conoscenza.
Ancora, e in ripetizione (d’obbligo): se questa non è Fotografia… dite, allora, voi cos’altro è!
Inaugurazione: sabato 16 marzo 2019 ore 11:00
Ex ospedale di San Rocco | primo piano - Piazza San Giovanni - MATERA
Periodo: dal 16 al 28 marzo 2019
Orari apertura mostra: 10:00-12:30 / 16:00-19:30
INGRESSO GRATUITO
Visioni Zenitali di Franco Zampetti
COSCIENZA DELL'UOMO
MATERA 2019
Da una parte, la volontà di proporre un percorso, una visione di stampo italiano. Non per provincialismo culturale e di esame, come troppo spesso accade, quando e per quanto si lamenta l’assenza del nostro paese da palcoscenici internazionali (dai quali non siamo esclusi per incapacità dei fotografi, ma per colpevole assenza di quei supporti infrastrutturali, soprattutto istituzionali, pubblici e privati, che, invece, sostengono e promuovono altre geografie). Ma per convinzione di offrire e proporre una interpretazione della fotografia, magari anche in un proprio percorso intellettivo, definita e determinata, per l’appunto, da un apporto culturalmente italiano.
Una visione di apertura, non chiusura. Una visione che non intende dimostrare nulla, ma suggerire domande, invitare a ragionamenti, offrire prospettive esistenziali, sollecitare interrogazioni.
Il filo ispiratore e conduttore della Coscienza dell’Uomo si richiama a quel pensiero meridiano di nobili origini (seminato da Albert Camus, Friedrich Wilhelm Nietzsche, Rainer Maria Rilke, Fernand Braudel, Pier Paolo Pasolini, Ernesto De Martino, Predrag Matvejević… e altri, ancora), che il filosofo Franco Cassano ha ben esposto e articolato nel suo saggio omonimo, al quale tanta cultura italiana attinge oggi quell’idea di originalità nel confronti del Mondo che definisce, fino a caratterizzarla, una interpretazione della Vita della quale noi intendiamo sottolinearne il contributo in forma fotografica.
Maurizio REBUZZINI - Direttore Artistico.
Autori inseriti nel progetto: Gian Paolo BARBIERI, Paolo RANZANI, Ottavio MALEDUSI, Maurizio REBUZZINI, Massimo DE GENNARO, Fabrizio LIUZZI, Mauro VALINOTTO, Beppe BOLCHI, Matteo FANTOLINI, Giovanni CABASSI, Francesco MALAVOLTA, Altin MANAF e Andreas IKONOMU, Oliviero TOSCANI, Gino BEGOTTI, Rinaldo e Davide CAPRA, Maurizio GALIMBERTI, Tommaso LE PERA, Massimo MASTRORILLO e Pamela PISCICELLI, Filippo ROMANO, Marco SAIELLI, Franco ZAMPETTI, Franco CANZIANI, Gian BUTTURINI, Franco CANZIANI – Marco MOGGIO, Nino BARTUCCIO, Alberto DUBINI, Fabrizio JELMINI, Gianluigi COLIN, Pino BERTELLI.