Manuela METELLI | FARDA TRA I PROFUGHI | | PROGETTO: STORIE DI MIGRAZIONI
“Farda scioglie i lunghi capelli biondi, legati in una coda di cavallo e mi chiede di fotografarla così, come una donna non come una clandestina curda. Poi mi da un pezzettino di foglio a quadretti bianco come quelli che si usano nelle scuole elementari e mi scrive il suo nome. Vuole averla poi quella foto Farda e mi chiede di mandargliela. mi indica la roulotte che le hanno assegnato, la numero 145. Farda la fotografia vorrebbe averla lì, come fosse un indirizzo privato. ma è solo una roulotte”. Inizia così il viaggio fotografico attraverso i profughi nel campo Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto di Manuela Metelli e Simonetta Ramogida. Con l’incontro di una donna che non vuole rinunciare alla sua femminilità nemmeno in un campo di clandestini sbarcati con una delle tante carrette del mare in Calabria. Farda è tra le roulotte dove vive assistita dai volontari della Croce Rossa e si impone per prima con tutta la sua femminilità. Ce ne sono circa 500 di roulotte nel campo profughi di Isola Capo Rizzuto nell’agosto del 2000 quando le due autrici decidono di realizzare un reportage. Sono soprattutto curdi. Tra loro anche qualche pakistano, alcuni afgani e pochi senegalesi. superata l’immediata diffidenza, alla fine anche gli uomini, dapprima recalcitranti, decidono di farsi fotografare con le loro famiglie. mentre fanno la fila per prendere l’acqua minerale, o mentre guardano la televisione, mentre trascorrono il tempo con i loro figli, mentre aspettano che finalmente passi il tempo e li porti fuori di li’. C’è tutta l’attesa di una vita migliore per i profughi assistiti nel campo Sant’Anna, c’è la speranza dei giorni futuri che saranno per forza di cose più generosi. c’è anche il dolore di un popolo in fuga e che ha dovuto abbandonare tutto, ma pure il desiderio del sole e delle lune che verranno, e di un benessere desiderato anche se magari visto solo in televisione. Poi ci sono i giovani che hanno già imparato a confondersi con i ragazzi occidentali. gli sguardi, le rughe, i volti sofferenti di chi però non rinuncia a fare una nuova scommessa con la propria vita. Il campo che sembra non finire mai, i panni stesi nel recinto che delinea l’area militare, i bambini che ci corrono dietro ovunque, che ci vengono incontro e ci seguono in lontananza. nell’uso degli obiettivi prevale l’immagine ‘grandangolata’, che obbliga ad una ripresa ‘diretta’, ad un ‘contatto’ molto ‘ravvicinato’, ad un sorriso lanciato e ad uno ricevuto in cambio di un click.
Presso la sede del Centro Levi - Matera
Sabato 23 gennaio 2016 alle ore 18,00 presso la sede del Centro Levi per il Ciclo Cultura e Società in cambiamento una serata dedicata ai temi della multiculturalità, delle migrazioni, della transculturalità e delle contaminazioni
Ospiti della serata:
NORA MOLL - docente di Letterature comparate e autrice del libro
“L’infinito sotto casa. Letteratura e transculturalità nell’Italia contemporanea” (Patron 2015.
STORIE DI MIGRAZIONI
UN LIBRO / UNA MOSTRA
PIERO DI GIUSEPPE - curatore della mostra fotografica collettiva “L’uomo nomade” che, già allestita nell’agosto scorso a Maratea a cura dell’Atelier du Faux Semblant, viene ospitata a Matera nella sede del Centro Carlo Levi.
Una riflessione sulla migrazione, attività sempre esistita che ha caratterizzato e accompagnato la civiltà dell’uomo e le grandi trasformazioni, un fenomeno ciclico che genera cambiamenti e rigenera un modo di porsi rispetto all’accoglienza, ma anche una considerazione sul mondo globalizzato, sulla quintessenza del cambiamento. Dedicata a tutti i fuggitivi della terra, passati e presenti, agli spostamenti a qualsiasi latitudine riferiti. Dedicata a tutti i poeti transumanti e ai nuovi migrantes alla ricerca di un futuro in un viaggio senza fine.
Espongono: Antonio Armentano, Tonino Casella, Gianluca Checchi, Giuseppe Ciottariello, Tonino Ciponte, Renato Corsini, Ken Damy, Carmela Errico, Fabrizio Liuzzi, Francesco Malavolta, Luigi Martinengo, Manuela Metelli, N.V.Parekh, Anna Peroni, Sandro Pirillo, Gina Raimondi, Maria Franca Raimondi, Ennio Rassiotti, Roberto Ricca, Tonino Sica, Giuseppe Torcasio.