Marco SAIELLI | IL DRAGONE AL PRIMO MAGGIO | PROGETTO: COSCIENZA DELL'UOMO
Nel sapiente e geniale utilizzo della tecnica fotografica con sensibilità creativa ad utilizzare la luce quale scrittura di momenti, Marco Saielli ha saputo sovrapporre due momenti significativi di altrettante rispettive comunità coabitanti, quali il “Capodanno Cinese” e il “Primo Maggio”. Così agendo, così facendo, così fotografando, ha evidenziato il comportamento della comunità cinese in relazione alla propria cultura e la ricorrenza di una celebrazione politica, quale è il Primo Maggio / Festa dei Lavoratori, con proprie ritualità diverse, per quanto altrettanto particolari.
Il progetto è stato realizzato nel 2015, dove e quanto Marco Saielli ha agito a Prato, in Toscana, città simbolica nei due sensi della sua azione (intensa comunità cinese e forti radici operaie). Ha realizzato immagini in bianconero per neutralizzare il forte cromatismo scenografico originario e valorizzare meglio e più profondamente gli autentici protagonisti, a un tempo autori, registi e interpreti inconsapevoli delle visioni di Marco Saielli, unico operatore.
Pur rimanendo la composizione finale caratterizzata da un tumulto di mani, volti, bandiere, simboli e altro, nell’efficace bianconero, la lettura individuale ne risulta chiara e coinvolgente, tanto da catturare l’attenzione su ogni particolare, suo ogni dettaglio, grazie ai quali ciascuno immagina di vivere/rivivere l’attimo.
Immagini che auspicano un futuro di dialogo e di condivisione di due culture.
Marco Saielli, pistoiese, fotografo per passione dal Duemila, scrive con la luce tutto ciò che l’emoziona, costruendo visioni in racconti nei quali prevale la sua interpretazione soggettiva.
Giancarlo D’Emilio
Periodo
dal 9 al 21 maggio 2019
Luogo:
Ex Ospedale San Rocco, Piazza San Giovanni - Matera
COSCIENZA DELL'UOMO
MATERA 2019
Da una parte, la volontà di proporre un percorso, una visione di stampo italiano. Non per provincialismo culturale e di esame, come troppo spesso accade, quando e per quanto si lamenta l’assenza del nostro paese da palcoscenici internazionali (dai quali non siamo esclusi per incapacità dei fotografi, ma per colpevole assenza di quei supporti infrastrutturali, soprattutto istituzionali, pubblici e privati, che, invece, sostengono e promuovono altre geografie). Ma per convinzione di offrire e proporre una interpretazione della fotografia, magari anche in un proprio percorso intellettivo, definita e determinata, per l’appunto, da un apporto culturalmente italiano.
Una visione di apertura, non chiusura. Una visione che non intende dimostrare nulla, ma suggerire domande, invitare a ragionamenti, offrire prospettive esistenziali, sollecitare interrogazioni.
Il filo ispiratore e conduttore della Coscienza dell’Uomo si richiama a quel pensiero meridiano di nobili origini (seminato da Albert Camus, Friedrich Wilhelm Nietzsche, Rainer Maria Rilke, Fernand Braudel, Pier Paolo Pasolini, Ernesto De Martino, Predrag Matvejević… e altri, ancora), che il filosofo Franco Cassano ha ben esposto e articolato nel suo saggio omonimo, al quale tanta cultura italiana attinge oggi quell’idea di originalità nel confronti del Mondo che definisce, fino a caratterizzarla, una interpretazione della Vita della quale noi intendiamo sottolinearne il contributo in forma fotografica.
Maurizio REBUZZINI - Direttore Artistico.
Autori inseriti nel progetto: Gian Paolo BARBIERI, Paolo RANZANI, Ottavio MALEDUSI, Maurizio REBUZZINI, Massimo DE GENNARO, Fabrizio LIUZZI, Mauro VALINOTTO, Beppe BOLCHI, Matteo FANTOLINI, Giovanni CABASSI, Francesco MALAVOLTA, Altin MANAF e Andreas IKONOMU, Oliviero TOSCANI, Gino BEGOTTI, Rinaldo e Davide CAPRA, Maurizio GALIMBERTI, Tommaso LE PERA, Massimo MASTRORILLO e Pamela PISCICELLI, Filippo ROMANO, Marco SAIELLI, Franco ZAMPETTI, Franco CANZIANI, Gian BUTTURINI, Franco CANZIANI – Marco MOGGIO, Nino BARTUCCIO, Alberto DUBINI, Fabrizio JELMINI, Gianluigi COLIN, Pino BERTELLI.