Michele ABRIOLA | USA28 BLACK AND WHITE SERIES | PROGETTO: LA FOTOGRAFIA COME SVILUPPO DELLA CULTURA CONTEMPORANEA
FIOF 2017 e Matera 2019, la fotografia come sviluppo della cultura contemporanea
USA28 è una serie di fotografie street realizzate negli Stati Uniti d’America. Rappresenta per me un ritorno al passato. Un progetto nel progetto attraverso un approccio lento alla fotografia street. Il ritorno alla fotografia analogica per i miei progetti importanti, una singola fotocamera manuale e un 28 mm. In questa serie sono stati utilizzati due film diversi, ILFORDDELTA400 per la fotografia BN il film VISION3 riproposto da CINESTILL in versione 800T-tungsteno.
“In USA28 troviamo le radici culturali e storiche della fotografia: è un reportage umanistico, un intero viaggio negli Stati Uniti d’America di oggi, in bianco e nero e in colore, Una macchina e un obbiettivo 28 mm, un grandangolo medio, non esasperato, per restituire a noi l’intero contesto spazio-temporale privo di deformazioni, affinché si sappia realmente, affinché si conosca la verità degli accadimenti. Anche Robert Frank, il primo ad aver dato profondo e ampio respiro editoriale alla fotografia di strada con il suo infinito viaggio per l’America, era mosso dagli stessi intenti. Povertà di strumenti e ricchezza culturale insieme. Ricchezza storica e ricchezza nostra, sostanziata dalla conoscenza di quei luoghi lontani. È una specie di viaggio dantesco attraverso la declinazione di tutte le umanità presenti. E assenti. Perché nelle fotografie di Frank, così come in quelle di Abriola, si percepisce sempre e comunque la presenza di uomini, bambini, donne, anche quando sono fisicamente assenti. La fotografia di Abriola ci stupisce e ci inquieta anche per un altro motivo: l’uso del colore, da una parte, e quello del bianco e nero, dall’altra. Anche chi non ha mai scattato una foto capisce la differenza. Eppure, è come se l’autore si prendesse gioco di questa specie di “sapere comune”. Perché le foto in bianco e nero sembrano aprirsi sul colore, o meglio: attraverso i volti, gli atteggiamenti e le espressioni degli esseri colti nella foto, la nostra immaginazione è spinta a vedere del colore. Attenzione, non stiamo facendo un discorso generale; il bianco e nero è la negazione del colore, non il colore edulcorato. Bene, in queste foto è come se il bianco e nero immaginasse il colore, come se il colore si umiliasse degradandosi a bianco e nero. Immaginazione, umiliazione, degrado non sarebbero, qui, caratteristiche negative, ma rappresentazioni fedeli della situazione dell’essere umano. Abriola è simile a un esploratore che sia finito tra esseri mai visti, alieni o mostri. Eppure il suo è uno sguardo d’amore, dell’amante che canta la bellezza dell’amato. L’esploratore si è innamorato dei suoi alieni, dei suoi mostri. (Mònstrum, dal latino: prodigio, cosa straordinaria, contro natura). Nella fotografia umanistica di Abriola abbiamo proprio tutto. Dalla obesità tipica di quelle genti, talmente espansa da essere addirittura escludente – perché non troveremmo spazio per infilarci all’interno della fila al market. L’obeso è sempre solo. Salvo a essere il protagonista di qualche romanzo d’avanguardia di un giovane scrittore in cerca di fama. Fino alla figura forse vuota dell’avvocato impomatato che non può rinunziare al cliché che gli impone il suo ruolo, ma che con una nota di coraggio, perché la sua personalità sia affermata, indossa una svettante cravatta rossa. Una bandiera che non dovrà essere abbassata in quel deserto bianco e asfittico privo di umanità.”
Domenica 1 ottobre 2017 alle ore 18.30 la mostra fotografica promossa da CNA Comunicazione e dal Fondo internazionale per la fotografia dal titolo “FIOF 2017 e Matera 2019, la fotografia come sviluppo della cultura contemporanea”, allestita a Matera presso l’ex Ospedale di San Rocco in Piazza San Giovanni.
Circa cento le foto esposte in vari formati dei fotografi Michele Abriola, Danilo Balducci, Carla Cantore, Roberto Colacioppo, Gianvito De Novellis, Antonio Di Cecco, Antonello Di Gennaro, Antonio Gibotta, Diego Pizi, Giuseppe Savino.
All’inaugurazione saranno presenti Ruggero Di Benedetto, Presidente FIOF; Bruno Paolicelli, Presidente CNA Comunicazione, Antonello Di Gennaro referente FIOF Basilicata e CNA Fotografi Basilicata.
Interverranno all’inaugurazione gli autori Roberto Colaccioppo che parlerà de “Il reportage – dal racconto al sociale” e Antonio Gibotta, vincitore del Premio World Press foto 2017 che presenterà “Il giovane reporter”
“Si tratta una cooperazione -afferma Antonello Di Gennaro- tra diverse realtà che dialogano tra di loro in maniera sinergica, creando un dinamismo culturale che porta a far risaltare l’identità culturale dei luoghi, a valorizzare e divulgare la memoria storica, attraverso la rivisitazione, attualizzando la cultura visiva, appartenente allo studio etno – demo – antropologico delle società del mediterraneo e dell’intero continente europeo, attraverso una fotografia moderna, innovativa, attuale e contemporanea. Tale incontro favorisce la creatività, in quanto il far intervenire artisti locali e europei sviluppa uno scambio tra le realtà culturali locali portando a sviluppare progetti che alimentano e agevolano la promozione del dialogo interculturale e dell’inclusione sociale”.
“La mostra fotografica – dichiara Bruno Paolicelli- vuole essere l’inizio di un percorso di crescita professionale e culturale al quale la CNA ha deciso di dedicare molta attenzione. Gli associati dell’Unione Comunicazione sono fiduciosi che le aspettative riposte in questo nuovo corso si dimostrino, alla fine, serie e concrete e tali da innescare un processo di sviluppo per le proprie realtà aziendali”.
Apertura 01 al 10 ottobre 2017
Orari: dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20
Luogo: Ex Ospedale San Rocco - Piazza San Giovanni - Matera
Ingresso libero