WORD PRESS PHOTO 2021
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wordpressphoto2021, fotogiornalismo, Pablo Tosco, Antonio Faccilongo, Mads Nissen, Jeremy Lempin, Gabriele Galimberti, Bari, Nuno Andre Ferreira SN, Jasper Doest, Evelyn Hockstein, Jaime Culebras NA, John Minchillo, Zishaan A Latif, Angelos Tzortzinis, Nadia Buzhan, Newsha Tavakolian, Maya Alleruzzo, Joshua Irwandi, Laurence Geai, Roland Schmid GNS-IJ,

















Il Matera Iternational Photography nelle persone del Presidente Carla Cantore e dell'Artdirector Antonello Di Gennaro anche questo anno sono stati presenti all'apputamento annuale con ilWorld Press Photo 2021, il più importante concorso di fotogiornalismo al mondo, il quale è giunto alla 64esima edizione (viene organizzato dall’omonima fondazione olandese dal 1955).
Due i premi più importanti: il «World Press Photo of the year» (che premia una singola foto) e il «World press photo Story of the year», che riconosce una storia e non una sola immagine, annunciati quest’anno online a causa delle restrizioni legate alla pandemia.
A vincere il primo premio, per la migliore foto dell’anno, il danese Mads Nissen, con uno scatto realizzato a São Paulo, che mostra una paziente malata di Covid-19 ricevere il primo abbraccio in cinque mesi, attraverso una «tenda dell’abbraccio» (la fotografia era candidata nella categoria «General news»).
Primo premio nella categoria «Long-Term Projects» per l’italiano Antonio Faccilongo, con il progetto «Habibi»: la cronaca di una storia d’amore ambientata in uno dei conflitti contemporanei più lunghi e complicati, quello della guerra israelo-palestinese. Questo progetto, le cui immagini sono state realizzate tra il 2015 e il 2019, mostra le conseguenze della crisi palestinese sulle famiglie attraverso la storia delle mogli dei prigionieri che hanno fatto ricorso al contrabbando di sperma per concepire figli attraverso la fecondazione in vitro (FIV), in quanto i loro mariti stanno scontando pene a lungo termine nelle carceri israeliane.
L'organizzazione e l'allestimento della mostra è stata ben curata, ogni fotografia, ogni reportage racconta un pezzo di storia unica e interessante che induce a riflettere.
Quest’anno i fotografi partecipanti sono stati 4.135 provenienti da 130 Paesi diversi. Le immagini sottoposte al giudizio della giuria sono state oltre 74mila (tutte le fotografie e storie vincitrici su https://www.worldpressphoto.org/contests/2021).
Ufficio Stampa
MIP
Word Press Photo 2021: i finalisti
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I fotoreporter della maggiori testate editoriali internazionali, come Bbc, Cnn, Le Monde, El Pais, National Geographic, ogni anno partecipano al Word Press Photo e gareggiano per il titolo nelle diverse categorie del premio di fotogiornalismo più importante e conosciuto a livello mondiale, dedicato al racconto degli eventi dell'anno precedente attraverso le fotografie.
Per la prima volta nella sua storia, la valutazione del concorso World Press Photo 2021, a causa della pandemia, è avvenuta nel gennaio 2021 online, con sette giurie specializzate presiedute da NayanTara Gurung Kakshapati e Muyi Xiao che hanno selezionato le migliori immagini e storie in ciascuna delle otto categorie del concorso.
Quest’anno, 4.315 fotografi da 130 paesi hanno presentato 74.470 immagini.
In totale i fotografi finalisti sono 45 tra cui ci sono tre finalisti italiani:
Antonio Faccilongo, fotografo pluripremiato, in gara con una storia fotografica sulla relazione d’amore tra i prigionieri palestinesi e le loro mogli, in attesa da anni del loro ritorno. Gli uomini sono costretti a contrabbandare fuori dalle prigioni il proprio seme per cercare di concepire, impossibilitati anche solo ad abbracciare le persone amate.
Gabriele Galimberti il quale è riuscito a conquistare uno dei premi della sezione «portraits» del Wpp grazie a The ‘Ameriguns’, una ricerca fotografica sul rapporto fra gli americani e le armi.
Lorenzo Tugnoli dell’agenzia Contrasto, già vincitore del Pulitzer nel 2019 e dello stesso World Press Photo è nuovamente candidato per quest’ultimo premio, nella categoria Spot News del 2021, per il servizio effettuato al porto di Beirut subito dopo la devastante esplosione dello scorso 4 agosto; insieme a Evelyn Hockstein; Valery Melnikov, Luis Tato.
I vincitori saranno annunciati il 14 aprile.
Cortona on the move 2020
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etta, Gildeon Mendel, Nanna Heitmann, Simon Norfolk, Daniele Ratti, Mattia Balsamini, Paolo Woods & Gabriele Galimberti, Edoardo Delille, Michele Spatari, Damiel Etter, Luján Agusti & Nicolás Deluca, Luis Cobello, Mattia Crocetti, Gaia Squartci, Serena Vittorini, Silvia Bigi, Mo Scarpelli Arianna Rinaldo, Alex Majoli, Andrea Frazz,
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COTM 2020_COVID
FOTOGRAFIA - EVENTO
CORTONA (AR) 11 LUGLIO | 27 SETTEMBRE 2020
Statement della direzione artistica
a cura di Arianna Rinaldo
A marzo, la maggior parte del mondo ha dovuto premere pausa e diventare testimone passivo e sconvolto, da vicino o da lontano, di un nuovo nemico che è entrato nella nostra vita. COVID-19, la malattia causata dal nuovo coronavirus, come veniva chiamato all’inizio, si è insinuata nei nostri paesi, città e case senza chiedere il permesso.
In soggezione e impauriti, dapprima ci siamo fermati non sapendo cosa fare e come reagire. Come esseri umani, abbiamo cercato di trovare spiegazioni, abbiamo cercato di definire e classificare ciò che stava accadendo. Nel frattempo il nostro lavoro e la nostra vita sociale si sono fermati.
Cortona On The Move, come la maggior parte dei festival e degli eventi culturali, ha dovuto annullare tutti i piani, mettersi a sedere e pensare. Fortunatamente il nostro team e i nostri sponsor sono riusciti a reagire abbastanza rapidamente e dare vita a un progetto stimolante che, in pochi mesi, è diventato quello che volevamo fosse: un archivio permanente in progress sulla pandemia da coronavirus.
The COVID-19 Visual Project. A Time of Distance è visitabile su covid19visualproject.org
Ora abbiamo davanti una nuova sfida: riaprire le porte dei luoghi del nostro festival e allestire mostre relative a questo progetto.
Conosciuto da dieci anni come festival di fotografia documentaristica, Cortona On The Move aveva da poco rinnovato il proprio impegno e focus ad estendere l’attenzione verso una maggiore varietà di narrazioni visive impegnate che raccontano storie sul nostro mondo.
Ed ecco che, all’improvviso, ci siamo dovuti confrontare con un Nuovo Mondo … o almeno un tentativo di intraprendere e comprendere un possibile Nuovo Ordine Mondiale.
Ciò che abbiamo capito fin dall’inizio, è stato che questo momento era piuttosto singolare nella storia e abbiamo immediatamente sentito l’urgenza di testimoniare e registrare eventi ed emozioni al fine di crearne una memoria storica collettiva.
Allo scadere dei mesi di lockdown alcune parti del mondo hanno iniziato ad aprirsi con cautela nel tentare di formalizzare nuovi comportamenti. Noi abbiamo deciso di riavviare il motore e dare spazio al nostro festival nel suo formato fisico, quello per cui è meglio conosciuto. Con alcune restrizioni e un numero limitato di mostre, offriremo una selezione dei lavori che sono state commissionati per formare l’archivio di The COVID-19 Visual Project.
Apparentemente alcune cose sembreranno uguali, ma inevitabilmente siamo tutti invitati a guardare il mondo e noi stessi in modo diverso. Benvenuti a un’edizione speciale: la decima edizione di Cortona On The Move.
Rispettando le direttive sul distanziamento sociale e sulla salute, ti invitiamo a venire a Cortona dall’11 luglio e sperimentare un viaggio negli ultimi mesi, con storie che riguardano la pandemia da coronavirus e il modo in cui ha influenzato la nostra vita, toccando tematiche legate alla salute, società, economia, intimità e speranza.
"Nonostante le severe disposizioni anti Covid-19 la mostra è stata ben organizzata e curata, accoglienza calorosa e partecipata. Un complesso progetto di fotografia con ambientazioni distribuite su gran parte del antico borgo di Cortona, perla di bellezza storica,con autori di talento internazionali."
Antonello DI GENNARO
Carla CANTORE
© ADG | CC
CONSIGLIATA LA VISIONE.
ARTISTI IN MOSTRA:
Alex Majoli | Covid on scene
Andrea Frazzetta | The life and death shift
Gildeon Mendel | 2Metres mask portraits on ridley road
Nanna Heitmann | Pandemic of social inequality
Simon Norfolk | Lost capital
Daniele Ratti | Next stop
Mattia Balsamini | Contigency plans
Paolo Woods & Gabriele Galimberti | Loked in beauty
Edoardo Delille | Silenzio
Damiel Etter | The indispensables
Luján Agusti & Nicolás Deluca | The new end of the word
Michele Spatari | no place like hope
Luis Cobello | Afuera
Mattia Crocetti | COndiVidendo 19
Gaia Squarci | New Yorks health card daries
Serena Vittorini | En ce moment
Silvia Bigi | Urtümliches Bild
Mo Scarpelli | Sogni di Roma
Michele Sfatari | No place like hope