Philippe Halsman (1906-1979) è nato a Riga, in Lettonia, e ha iniziato la sua carriera fotografica a Parigi. Nel 1934 aprì uno studio di ritratti a Montparnasse, dove fotografò molti artisti e scrittori famosi - tra cui André Gide, Marc Chagall, Le Corbusier e André Malraux, usando una fotocamera reflex a doppio obiettivo innovativa da lui stesso progettata.
Parte del grande esodo di artisti e intellettuali fuggiti dai nazisti, Halsman arrivò negli Stati Uniti con la sua giovane famiglia nel 1940, dopo aver ottenuto un visto di emergenza attraverso l'intervento di Albert Einstein.
La prolifica carriera di Halsman in America nei prossimi 30 anni includeva reportage e copertine per tutte le principali riviste americane. Questi incarichi lo hanno portato faccia a faccia con molti dei più importanti statisti, scienziati, artisti e animatori del secolo. I suoi incisivi ritratti sono apparsi su 101 copertine per la rivista LIFE, un record che nessun altro fotografo poteva eguagliare.
Parte del successo di Halsman è stata la sua gioia di vivere e la sua immaginazione, combinate con la sua abilità tecnologica. Nel 1945 fu eletto primo presidente dell'American Society of Magazine Photographers (ASMP), dove guidò la lotta per proteggere i diritti creativi e professionali dei fotografi. Nel 1958 i colleghi di Halsman lo nominarono uno dei dieci più grandi fotografi del mondo. Dal 1971 al 1976 ha tenuto un seminario presso la New School dal titolo "Ritrattistica psicologica".
Halsman iniziò una collaborazione di trentasette anni con Salvador Dali nel 1941, che portò a un flusso di insolite "fotografie di idee", tra cui "Dali Atomicus" e la serie "Dali’s Mustache". All'inizio degli anni '50, Halsman iniziò a chiedere ai suoi sudditi di saltare per la macchina fotografica alla conclusione di ogni seduta. Queste immagini unicamente spiritose ed energiche sono diventate una parte importante della sua eredità fotografica.
Scrivendo nel 1972, Halsman ha parlato del suo fascino per il volto umano. “Ogni volto che vedo sembra nascondere - e talvolta fugacemente rivelare - il mistero di un altro essere umano. Catturare questa rivelazione è diventato l'obiettivo e la passione della mia vita ".
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